Le montagne della Marsica rappresentano un ambiente ideale per la crescita del misterioso "fungo" ipogeo, che in questi luoghi è da sempre oggetto di raccolta spontanea e, recentemente, anche di "coltivazione", con tartufaie gestite dai piccoli raccoglitori locali. Nelle sue varie versioni - dall'umile scorzone, al nero pregiato, passando per il ricercatissimo bianco - che si alternano a seconda delle stagioni, gli aromi e i sapori inconfondibili di questo prezioso prodotto della terra fanno parte di una cultura gastronomica locale che si tramanda di generazione in generazione.
I tartufi della Marsica sono molto richiesti ma poco valorizzati, andando spesso a compensare le "carenza" di altri luoghi di produzione italici, sulla carta più rinomati. Anche per questo esiste un'associazione, quella dei Tartufai della Marsica, che riunisce i principali produttori e che cerca di diffondere il buon nome del prodotto locale.