“Mi piacerebbe di esser sepolto così, ai piedi del vecchio campanile di San Berardo, a Pescina, con una croce di ferro appoggiata al muro e la vista del Fucino, in lontananza”. Queste le parole che il grande scrittore marsicano lasciò in eredità prima della morte, avvenuta a Ginevra nel 1978.
Il suo desiderio è stato esaudito e oggi la tomba si trova nella parte alta del vecchio paese, collocata proprio alla base della torre di San Berardo, utilizzata come campanile dell'omonima chiesa. Un'oasi di pace, da cui si gode una vista bellissima su tutta la piana, il cui silenzio viene interrotto solo dallo scorrere dell'acqua di una piccola fontana adiacente. Di lato è visibile anche la dedica al fratello dello scrittore, Romolo Tranquilli, morto innocente nelle carceri di Procida.
Nella struttura che ospita la tomba è situato anche il Centro Studi Siloniani e il museo dedicato allo scrittore: entrambi si trovano all'interno di quello che era una volta il convento dei frati minori conventuali, ristrutturato e trasformato in centro studi, sotto la guida della Soprintendenza delle Belle Arti.
All'interno del centro studi è importantissima la presenza della biblioteca e dell'archivio Siloniano, Dono della Moglie Darina. È inoltre visibile un'importante esposizione di materiale inerente la vita e la storia del letterato. L'edificio ospita annualmente il Premio Internazionale Ignazio Silone, a cui partecipano e vengono premiati i più importanti nomi nel panorama culturale.