La piana del Fucino è famosa per la sua produzione di patate e ortaggi. Tra le tante varietà comuni, una di quelle meno note ma ricchissime di proprietà benefiche e grande alleato per ricette sfiziose è sicuramente la patata viola. Originarie del Perù e del Sud America le patate viola arrivarono in Europa insieme agli altri tuberi ma non ebbero lo stesso successo, perché più piccole e di resa minore. Negli ultimi anni, con la crescente attenzione dell’opinione pubblica verso aspetti salutistici e di tutela della biodiversità, questa varietà ha avuto una riscoperta, grazie anche all’effetto mediatico creato da svariati chef di grido, che le hanno scelte per dare alle loro preparazioni effetti cromatici molto scenografici.
Oggi, in Europa, sono coltivate soprattutto in Francia e Italia. Si riconoscono non solo per il colore, ma anche per la forma allungata, le piccole dimensioni e la consistenza interna molto farinosa.
In realtà esistono diverse tipologie di patate di color violaceo (violette, turchesa, patata blu…). Quelle del Fucino sono in genere della tipologia vitelotte.
Alcuni le hanno ribatezzate patate “salva-salute”. Questi tuberi, infatti, come tutti i prodotti della terra di colore rosso/violaceo/blu (es. mirtilli) sono particolarmente ricchi di antociani, sostanze dal potere antiossidante che ci proteggono dal rischio di cancro, ictus e malattie cardiache. Le patate viola ne contengono in alte concentrazioni, e oltre ad essi, sono ricche di potassio, sali minerali e vitamine (in particolare la vitamina C). Per il resto, dal punto di vista calorico e dei macronutrienti sono simili alle altre patate.
Le patate viola, dal sapore più dolce che assomiglia un po’ a quello delle castagne e dal profumo che ricorda la nocciola, si prestano a diversi usi in cucina. Sicuramente l’effetto visivo e cromatico della portata sarà più originale, ad esempio se scegliete di preparare un coloratissimo puré blu-violetto.