Torna il premio Taricone
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Torna il premio Taricone

Il prossimo 9 dicembre, nella Palestra Comunale di Trasacco, si terrà la cerimonia di consegna del Premio Pietro Taricone, manifestazione giunta alla quarta edizione, che nel corso degli anni ha presentato e fatto scoprire al pubblico del territorio marsicano, personaggi di grandissimo spessore.

I protagonisti delle passate edizioni, nonostante siano legati a diversi aspetti della società contemporanea, sono accomunati da un grandissimo spessore etico e morale ed hanno dimostrato in modi diversi, ma sempre coinvolgenti, come sia possibile compiere azioni esemplari che siano veri e propri modelli per le giovani generazioni. Infatti, la missione dell’associazione organizzatrice, è quella di far comprendere, in particolare al pubblico più giovane, che nella società attuale può, e deve diffondersi, un pensiero naturale e positivo, volto ad ottenere cambiamenti concreti che possono realizzarsi in tutti gli ambiti, dalla scuola allo sport passando per l’ambiente e toccando tutte le sfaccettature dell’inclusione moderna.

Nelle scorse edizioni il premio è stato assegnato ad Alberto Luzzi, fondatore di JAY NEPAL, ad Eugenia Carfora preside coraggio nelle scuole di Caivano e Lorenzo Barone, giovane esploratore che per primo ha realizzato la traversata in bicicletta ed in solitaria dell’intero continente Africano.

Gli ospiti presenti in questa edizione saranno Gianluca Dradi, preside scolastico, grande promotore di un ideale di scuola moderna e inclusiva. A lui si deve l’inserimento del registro alias all’Artistico, per consentire agli studenti di sostituire, nel registro elettronico, il nome anagrafico con quello d’elezione. Nel suo liceo, ha creato una nursery con spazi e condizioni affinché Sofia, studentessa diventata mamma, potesse frequentare le lezioni riuscendo a diplomarsi. Inoltre, sotto la sua direzione, la scuola di Ravenna è stata la prima d’Italia ad aver istituito il congedo mestruale. Roberto Zanda, che dopo essersi dedicato alle ultra-maratone nei deserti dei 5 continenti, nell’inverno del 2018, durante una traversata di 500 km del territorio dello Yukon, ha perso il tracciato ed è rimasto per 17 ore immerso completamente nella neve a 50 gradi sotto zero, riportando un assideramento che gli è costato l’amputazione di mani e piedi. Dopo questo episodio Roberto, dopo aver preso atto del suo nuovo corpo, è riuscito a dimostrare ancora una volta la sua incredibile forza: nuota tutti i giorni per 4 km, ha costruito una nuova casa con la sua compagna e promuove lo sport nella sua forma migliore, raccontando la sua storia che è una celebrazione della forza di volontà, della determinazione e della passione per la vita.


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