Ancora un altro importante riconoscimento per il Comune di Gioia dei Marsi che entra a far parte del circuito dei “Borghi del solco”. Sabato scorso si è tenuta a Sturno (AV), alla presenza degli Assessori al Turismo e all’Agricoltura della Regione Campania Felice Casucci e Nicola Caputo, la cerimonia di sottoscrizione del protocollo tra i Comuni che potranno finalmente fregiarsi del simbolo di “Borgo del solco”, cui hanno partecipato, i Sindaci dei Comuni di Sturno (AV), Gioia dei Marsi (AQ), Foligno (PG), Caiazzo (CE), Castel Morrone (CE), Castelfranco in Miscano (BN), Posta (RI) Nepi (VT) e Valentano (VT). Un ambito riconoscimento frutto di un minuzioso lavoro di ricerca storica condotto dal Prof. Michele Sisto e dalla Professoressa Angela Cresta sull’antica tradizione del rito devozionale della “tracciatura del solco dritto”, praticato per anni in alcune censite comunità rurali tra cui Gioia dei Marsi.
Una pratica contadina così importante sotto il profilo culturale da essere stata inserita, di recente, da parte del Ministero delle Politiche Agricole nel Registro Nazionale dei Paesaggi rurali tradizionali o di interesse storico e che si candida a divenire Patrimonio dell’UNESCO. Ampia la soddisfazione del Sindaco di Gioia dei Marsi Gianluca Alfonsi ” un importante ulteriore riconoscimento per la nostra comunità. Dopo essere stati insigniti della “Spiga Verde d’Italia” che premia le località rurali di qualità veniamo oggi, unici in Abruzzo e tra i nove in tutta Italia, inseriti tra i “Borghi del Solco”. Stiamo puntando molto, come Amministrazione, sulla ruralità di qualità e sulle tradizioni ad essa connesse quale volano di rilancio del nostro territorio e attrattore di turismo esperienziale. Grazie all’importante lavoro di ricerca storica svolto dal Professore Michele Sisto e dalla Professoressa Angela Cresta , che ringrazio di vero cuore e che presto verranno a farci visita, siamo stati individuati quale realtà contadina praticante nel tempo l’antica tradizione del solco dritto.
Ringrazio di cuore il collega e sincero amico, Sindaco di Sturno, Vito Di Leo, oltre che per la splendida accoglienza riservataci, per averci coinvolto, sin dall’inizio, nell’importante progetto di recupero di questa antica, quanto importante, tradizione inserita ora, da parte del Ministero delle Politiche Agricole nel Registro Nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico. Ora lavoreremo, grazie al supporto dei colleghi Sindaci nel cui territorio la pratica è ben preservata, per recuperarla anche da noi, con convegni tematici e rievocazioni storiche condivise, utilizzando le linee di finanziamento nazionali ed europee dedicate che i paesi del “Borgo del solco” intendono attivare al fine di creare un marchio identitario di forte attrattività per attivare flussi turistici nei nostri splendidi borghi, ha concluso il primo cittadino”.