A volte, i ricordi diventano presente e il presente svanisce come un ricordo lontano. Anche la città di Avezzano abbraccia la trentesima edizione della Giornata mondiale dell’Alzheimer, che si terrà il prossimo 23 settembre per tutto il giorno, dalle ore 9 sino alle 18, al centro di piazza Risorgimento.
Un’iniziativa utile, preziosa e importante sotto l’aspetto informativo, patrocinata dal comune, dalla Asl numero 1 e dal Dipartimento di Scienze cliniche applicate e biotecnologiche dell’Università degli Studi dell’Aquila.
La manifestazione vuole essere un faro acceso nell’ambito della salute e della prevenzione. “La malattia di Alzheimer – spiega la dottoressa Catia Di Pasquale, medico specialista in Neurologia presso la Asl 1, che ha curato i vari step dell’organizzazione assieme al comune di Avezzano – è la più comune forma di demenza ad oggi conosciuta e va a colpire in maniera più aggressiva e in particolar modo proprio la popolazione femminile. Tra le principali conseguenze, c’è quella di un progressivo decadimento delle funzioni cognitive, a cominciare dalla memoria”.
La Giornata mondiale dell’Alzheimer – celebrata tutti gli anni sin dal 1994, quando venne istituita da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Alzheimer’s disease international – è nata proprio per diffondere, nella maniera più allargata e chiara possibile, conoscenze e informazioni utili sulla malattia, attraverso la realizzazione e la predisposizione di iniziative dedicate.
La graduale perdita dei ricordi, l’offuscamento dei volti, il progressivo allontanarsi, con la mente e con la sua lucidità, dagli accadimenti del presente: secondo le stime dell’Oms, nel mondo sono oltre 55 milioni le persone che convivono con la demenza. “Ciò che spaventa di più dell’Alzheimer – conclude la dottoressa – è proprio questo aspetto: vedere i nostri nonni e le nostre nonne non riconoscere più chi hanno intorno, avvicinandosi, a poco a poco, ad una non autosufficienza. Per questo è importante intervenire prima, attraverso la conoscenza e l’adozione di stili di vita sani, che vanno dalla corretta alimentazione ad una regolare attività fisica, evitando fumo ed alcol”.
Secondo la comunità scientifica, atteggiamenti salutari di questo tipo possono aiutare a diminuire il rischio di sviluppare alcune forme di demenza. L’evento di Avezzano è stato organizzato anche in collaborazione con l’associazione Alzheimer della Marsica.
Come si fa, allora, a ritardare o a prevenire il declino cognitivo? Sabato, grazie alla preziosa disponibilità del Centro disturbi cognitivi e demenze dell’ospedale di Avezzano, medici e sanitari, attraverso un punto informativo in piazza, illustreranno i fattori di rischio che contribuiscono ad aumentare la possibilità di sviluppare demenza e disturbi di memoria, fornendo anche tutte le informazioni utili sulla rete territoriale di assistenza. In quella sede, i cittadini potranno sottoporsi a test cognitivi, i quali verranno poi inviati, verificati ed elaborati dal centro dell’ospedale di Avezzano.