Immerso nella natura del parco regionale Sirente Velino, Cerchio è un comune marsicano che si trova sulla cima del monte Corbarolo. Si hanno notizie di insediamenti nel territorio di Cerchio fin dal '51 dopo Cristo quando i romani costruirono un teatro per celebrare l'imperatore Claudio e poi lo distrussero.
Legato alla storia di Celano, Cerchio passò intorno al 1500 nelle mani prima dei Colonna e poi dei Piccolomini che alla fine cedettero l'insediamento a Camilla Peretti. Il Fucino ha condizionato da sempre la vita di Cerchio tanto che, da dopo il prosciugamento, l'economia del paese iniziò a basarsi esclusivamente sull'agricoltura. Ancora oggi in paese ci sono importanti aziende. Anche Cerchio subì numerosi danni a causa del terremoto del 1915 e poi, subito dopo la seconda guerra mondiale, una forte emigrazione che dimezzò quasi la popolazione.
Oggi Cerchio è un comune che sta puntando molto sulla valorizzazione della storia e delle bellezze locali. È possibile visitare la chiesa della Madonna delle Grazie e la chiesa di San Bartolomeo, dove ci sono alcuni reperti del XII e del XVI secolo. Di particolare interesse anche il museo civico di Cerchio, che si trova nell'ex convento degli Agostiniani scalzi, dove sono stati esposti i reperti della civiltà contadina. Molto partecipato, ogni anno tra fine agosto e settembre, il corteo storico della Bulla indulgentiarum con una sfilata di donne e uomini in abiti d'epoca e lo spettacolo degli sbandieratori.
Cerchio è un paese del parco regionale Sirente Velino basato sulla tradizione contadina. Da visitare l'ex convento degli Agostiniani scalzi dove vengono custoditi i reperti della civiltà contadina.